Come programmato si è svolto, il 29 giugno, presso la prefettura di Frosinone l’incontro tra i sindaci di Trevi nel Lazio, Arcinazzo Romano e Piglio e il prefetto dott.ssa Emilia Zarrilli. Il tema, naturalmente, l’apertura del centro accoglienza richiedenti asilo aperto al centro della famosa località turistica degli Altipiani di Arcinazzo definita, a ragione, fino a qualche decennio fa la “Piccola Svizzera”. I sindaci Silvio Grazioli, Mario Felli e Giacomo Troja hanno nuovamente espresso perplessità in merito ai tanti problemi sorti e che potrebbero aumentare con il prolungarsi dell’apertura del centro che ospita ad oggi un centinaio di profughi di varie nazionalità. << il prefetto dott.sa Emilia Zarrilli - dice il sindaco Grazioli subito dopo l’incontro durato circa un ora – ci ha promesso che non aumenterà il numero dei profughi ospitati presso l’albergo “Il Caminetto”al contrario cercherà, nei limiti delle possibilità, di diminuirne gli ospiti. Sicuramente - dice ancora Grazioli il prefetto ci ha promesso che i profughi degli Altipiani di Arcinazzo saranno i primi ad essere esaminati dalla commissione richiedenti asilo di Frosinone e Latina presiedute dal prefetto Zarrilli e quindi il primo centro ad essere chiuso >>.
Sicuramente la situazione è drammatica e i migliaia di profughi che sbarcano quotidianamente non lasciano ben sperare per il futuro. Intanto i tre sindaci fanno tramite il sindaco Grazioli che si riservano di valutare la situazione dopo questa riunione ed è sicuro invece un incontro pubblico dei tre amministratori congiuntamente da svolgersi presumibilmente a Trevi per portare a conoscenza le popolazioni del posto della situazione e per sentire anche e giustamente la voce del popolo. Intanto le voci di nuove aperture, di assunzioni e tanto altro ancora si rincorrono per l’altopiano: vere? False? Chi lo sa?. Di certo è che a Trevi si racconta di un uomo al quale a Roma rubarono il portafogli mentre a Trevi si diceva che era morto! Vedete voi.
MC