SUBIACO - Condanna a 4 anni per violenza sessuale all'ex assessore Proietti Pannunzi


Bruno Proietti Pannunzi, già assessore della giunta Lando nel Comune di Subiaco, è stato condannato dal Tribunale di Tivoli a 4 anni reclusione in quanto ritenuto colpevole dell'accusa di violenza sessuale. Pannunzi è stato anche condannato al risarcimento dei danni che verranno liquidati in separata sede, mentre il capo di accusa di concussione, trasformato in tentata induzione indebita da modifiche apportate alla normativa, è stato prescritto con riconoscimento di responsabilità.
I fatti risalgono al dicembre del 2006, quando Pannunzi, allora assessore alla pubblica istruzione, fu arrestato dalla Polizia in seguito ad una indagine avviata su un concorso per "educatori scolastici" bandito dal Comune.
Secondo l'accusa, l'ex assessore, abusando della sua qualifica avrebbe "indotto la giovane a dare o promettere indebitamente favori sessuali, indicando alla ragazza che aveva esclusiva competenza per i ruoli professionali di detta figura lavorativa". Per il reato di violenza sessuale si è fatto riferimento a due incontri tra la allora ventenne e l'ex assessore, l'ultimo avvenuto nella sede della Cisl in via Giacomo Matteotti.
Incontri che erano sotto controllo da parte della Polizia: gli agenti, durante l'operazione, accompagnarono la ragazza al luogo dell'appuntamento con l'ex professore in pensione, gli uffici della Cisl presso cui era stato a lungo tempo sindacalista prima di essere eletto in una lista civica vicina al centrodestra. Attraverso una «cimice» indossata dalla giovane, gli uomini della IV sezione di via di San Vitale ascoltarono e registrarono il colloquio tra i due. «Quando dalle parole, l'uomo è passato ai fatti, siamo intervenuti, cogliendolo in flagranza», raccontò il dirigente Dania Manti della Squadra Mobile di Roma.
La vicenda creò molto clamore tra i cittadini di Subiaco, tant'è che il Comune si vide costretto a chiudere il forum telematico ospitato sul proprio sito istituzionale, preso d'assalto dai cittadini inviperiti da quanto accaduto.
"Una sentenza importante di condanna, si conclude una pagina buia della vita pubblica di Subiaco e della vita privata di Ramona Checchi.
La sentenza infatti è il suggello dell'attendibilità, credibilità, serietà di Ramona Checchi; la verità processuale combacia con quella che Ramona ha sempre raccontato in questo lungo processo, rappresenta una risposta di verità e giustizia" ha dichiarato l'avvocato Serra, che ha assistito Ramona Checchi nel processo, durato 11 anni per giungere al primo grado di giudizio.

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