Oltre 300mila euro sono stati versati a favore dell'ente montano, dato per spacciato dalla Regione Lazio da almeno sette anni, come quando a dicembre scorso, nella legge regionale di stabilità era stata decretata la soppressione delle Comunità montane. Nello stesso provvedimento era stata disposta anche la nomina da effettuarsi entro 10 giorni di Commissari liquidatori al posto degli attuali Presidenti.
I Presidenti invece sono al loro posto e tutti gli enti montani hanno ricevuto quasi 6 milioni e mezzo per le loro spese.
L'opposizione in Regione ha contestato tali finanziamenti paventando esposti alla Corte dei Conti.