AGOSTA - Il Sindaco non risponde alle interrogazioni, Cambiamo Agosta definisce vergognoso l'acccaduto


Prima del Consiglio, nei tempi utili previsti dalla normativa in materia, il Gruppo di Opposizione aveva richiesto al Sindaco di integrare i punti all’ordine del giorno da discutere prevedendo la risposta orale, da rendere nella circostanza, a cinque interrogazioni che i Consiglieri di Opposizione avevano indirizzato mesi e mesi or sono allo stesso. Lo rivela CAmbiamo Agosta, che al riguardo ha diffuso un volantino e pubblicato una nota sul suo sito internet.
"Le interrogazioni riguardavano: CIMITERO (tempi previsti per il ripristino dell’illuminazione votiva), FOGNATURE (previsioni per la realizzazione delle infrastrutture nelle aree attualmente non servite delle località LA STRETTA – FORMELLE – BARCO), PUBBLICA UTILITÀ (motivazioni per il ritardato avvio dei lavori per la realizzazione di un immobile commerciale a Madonna della Pace, per cui prima dell’estate 2017 il Consiglio si era pronunciato favorevolmente), ASCENSORE DEL CENTRO ANZIANI (informazioni sulle attività di manutenzione e di verifica dell’impianto)".
Ma di risposta non c'è stata alcuna traccia, "Essendosi il Sindaco (pro tempore) ben guardato dal fornire una risposta scritta alle cinque interrogazioni nei tempi previsti, i Consiglieri del Gruppo hanno preteso una risposta orale (consentita dalla legge) in occasione del Consiglio convocato per il giorno 21 dicembre. Il Sindaco (pro tempore), nonostante il clamoroso ritardo nei confronti delle risposte da rendere, ha per l’ennesima volta rinviato le risposte alle interrogazioni dei Consiglieri di Opposizione asserendo di “essere ancora in attesa di ricevere elementi utili dagli uffici comunali competenti per poter fornire risposta adeguata”. Il Sindaco (pro tempore), quindi, non ha accettato l’integrazione dei punti all’ordine del giorno da discutere e, di fatto, ha ancora rinviato la risposta dovuta alle succitate interrogazioni dell’Opposizione".
Una situazione che non è andata giù all'opposizione la quale afferma che "è vergognoso che il diritto a sapere come stanno realmente le cose, esercitato ricorrendo allo strumento delle interrogazioni, venga calpestato da chi attualmente ci sta governando, da chi scodinzola col suo pennacchio facendo e disfacendo (tessendo e ri-scucendo). Da chi, alla faccia dell’altra metà dei cittadini, opera senza informare l’Opposizione di cosa intende fare, come muoversi, quali risorse utilizzare".

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