Seta: “ Hera anzichè raddoppiare stipendi, cali le tariffe delle utenze”

di Erika Seta
Consigliere Città Metropolitana di Bologna
Gruppo Uniti per l’Alternativa

Mentre il popolo italiano combatte una guerra socio economico, mai vista in epoca moderna, la Camera di Commercio di Bologna annuncia una situazione drammatica del mercato, gli Enti locali si trovano a dover assistere cittadini improvvisamente caduti in difficoltà pagando utenze e cibo, la multiutility Hera, sulla cui fornitura di servizi in epoca Lockdown ci sono state numerose lamentele da parte di Sindaci, 'non avverte il bisogno di tagliarsi lo stipendio' parafrasando le parole del Presidente Tomasi e  gratifica l’Amministratore Delegato raddoppiandogli lo stipendio che raggiunge quota 952 mila euro, di cui 540 mila euro di 'bonus ed altri incentivi'.
Uno schiaffo alle difficoltà del popolo che, per pagargli i benefit, fa i salti mortali per saldare le bollette.
Riteniamo questo comportamento inaudito, essendo Hera una partecipata pubblica, di cui la stragrande maggioranza dei Comuni è azionista, per altro con un patto di sindacato che impedisce la vendita di tutte le azioni per non creare scossoni alle multiutility e che troppe volte è servita da ufficio di collocamento di ex politici di sinistra che nessuna competenza avevano in tema.
Se Hera, come la politica locale la considera, è parte di un progetto pubblico di fornitura dei servizi, con appalti milionari per la pulizia delle città e la raccolta rifiuti su cui il gestore impone misure non sempre utili al cittadino che paga, allora deve dare un segnale: abbia il coraggio di abbassare i benefit e gli stipendi e abbassare i costi delle utenze.  

Il vero servizio al cittadino è questo.

Subscribe to receive free email updates: