Festeggiati i primi ottant'anni di Anna

Anna, a sinistra, con la figliaNadia
Ottant'anni tutti 'lagunesi', sono quelli compiuti ieri da Anna Mattioli. Ottant'anni di fedeltà assoluta alla sua lagunesità, al suo matrimonio e alla sua casa di famiglia.
 “Io sono nata qui”, sottolinea orgogliosamente indicando casa Mattioli nel borgo di Codivilla. “ Ho sempre abitato qui e sempre vi abiterò,” precisa a chi è giunto a Lagune per festeggiare il suo compleanno. 
La semplicità e la disponibilità con cui approccia ogni circostanza l'hanno resa un personaggio unico e apprezzato da tutti. 
E la sua unicità la si apprezza anche nel fiorente dialogare. Con Anna il discorso non 'langue mai'. La sua fantastica capacità di affrontare ogni tematica e di passare con disinvoltura da un tema all'altro dandovi invidiabile continuità stupisce e incanta l'interlocutore che si abbandona spesso al ruolo di uditore. 
Qualcuno l'ha persino scherzosamente soprannominata 'Anna la Mota' ( L'Anna la Muta), appellativo che accetta con disinvoltura ( come usava un tempo quando ognuno aveva un soprannome che lo caratterizzava), se non con apprezzamento, soprattutto perchè espresso in dialetto, la lingua che lei utilizza abitualmente. 
E che Anna sia un tipo singolare lo ha dimostrato anche in occasione del suo ottantesimo compleanno. Età che le donne solitamente nascondono perchè ritenuta dequalificante. Anna no. Lei lo ha festeggiato in parrocchia chiamando a condividere la ricorrenza a tavola, nel rispetto delle prescrizioni Covid,  con quante più persone fosse possibile, perchè Anna ha sì ottant'anni sulla carta di identità, ma venti nella costante voglia di stare in compagnia e perchè è vero 'a tavola non si invecchia'.

Tanti auguri Anna.

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