Il centro sinistra di Sasso Marconi presenta il conto sulla carenza infrastrutturale nelle valli del Reno e del Setta

Le carenze e le dimenticanze sono troppe e in una petizione, di cui oggi avvia la sottoscrizione, il PD sassese e gli alleati indicano ciò che è dovuto per una viabilità e una vivibilità adeguate ai tempi e alle legittime aspettative dei residenti dell'Appennino


La petizione :



Noi, cittadini di Sasso Marconi,

vogliamo manifestare tramite questa raccolta firme il disagio estremo e drammatico che stiamo vivendo, insieme agli abitanti delle valli del Reno e del Setta, a seguito della chiusura totale del ponte “Leonardo da Vinci” conseguenza del grave ammaloramento della struttura.

Siamo preoccupati:

  • per le infrastrutture stradali e semaforiche di Sasso Marconi che non sono in grado di sostenere e gestire tutto il traffico dell’Appennino creando anche problemi di sicurezza pubblica;

  • per la qualità dell’aria - già seria nella nostra regione - che è notevolmente peggiorata soprattutto per le vie residenziali nelle quali si concentra maggiormente il traffico;

  • per le attività commerciali e imprenditoriali che risentono e risentiranno delle difficoltà di transito che rischiano così di compromettere la ripresa che tutti auspichiamo.

Per questo chiediamo che le istituzioni si impegnino a:

  • sostenere la richiesta al Ministro Giovannini d’individuare misure emergenziali per ridurre i tempi di realizzazione dei lavori che permettano la riapertura del ponte il prima possibile;

  • potenziare il trasporto pubblico locale, agendo sull’integrazione treno+bus, inserendo corse straordinarie a potenziamento dell’esistente e a copertura di orari oggi non serviti, nei limiti tecnici dell’infrastruttura esistente;

  • accelerare i tempi di realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Porrettana nel tratto Bologna - Marzabotto per migliorare l'offerta del trasporto su ferro in modo che sia una reale alternativa a quello su gomma;

  • studiare misure alternative e sostenibili di trasporto collettivo, anche privato (es. Car pooling, car sharing, ecc.) che contribuiscano a decongestionare il traffico;

  • inserire all’interno dei diversi Piani e Programmi in via di elaborazione o di approvazione a livello nazionale, europeo e regionale, un nuovo progetto di mobilità sostenibile che valuti come superare il nodo stradale delle Rupe di Sasso Marconi;

  • continuare la collaborazione con i sindaci e le sindache dell’Appennino per promuovere il tavolo permanente insieme a Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana attraverso il quale proporre una nuova visione di sviluppo;

rimborsare i costi sostenuti dagli enti locali per la gestione dell’emergenza, impiegando i ristori in azioni volte alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile.

 


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