Il giudice: “aiutò a nascondere le armi con cui il marito aveva ucciso la cugina”
E’ stata depositata la motivazione della sentenza che riguarda Loredana Bicocchi accusata di aver aiutato il marito, Fabio Ferrari, a “disperdere e occultare” quanto poteva attestare la disponibilità di armi e munizioni, nei giorni successivi all'assassinio di Natalia Chinni.
I due, a giudizio del giudice, misero in atto dopo l’omicidio una "sistematica dispersione di qualsiasi oggetto potesse dimostrare il possesso di armi e munizioni". Quindi la moglie non poteva essere all’oscuro della presenza di armi e munizioni detenute dal marito illegittimamente. Bicocchi, secondo la sentenza, “non si limitava a mantenere una condotta inerte, di connivenza non punibile, semplicemente acconsentendo in modo tacito o tollerando la detenzione del marito, ma si spingeva oltre” apportando all’uomo “un contributo e un ausilio indispensabile” nel disperdere il materiale.