Lettera inviata ai Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali dei Comuni della Valle dell'Aniene dal Laboratorio Politico Sinistra per Subiaco e Valle dell'Aniene : ""Egregi sindaci, assessori e consiglieri comunali della Valle dell'Aniene, non abdicate al vostro dovere istituzionale e unitevi alla nostra denuncia in difesa di strutture salva-vita come la Terapia Intensiva
e l'Elisuperficie, varando formali deliberazioni che pretendano l'intervento delle competenti autorità. E chiedendo anche l'assegnazione all'ospedale di Subiaco della stessa dotazione concessa dalla Regione a quello di Bracciano col Decreto U00197: 57 posti letto di cui 25 ordinari di area chirurgica, 2
di terapia intensiva post-chirurgica, 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva, con la conseguente riacquisizione della classificazione di ospedale sede di Pronto Soccorso. "
Spett.li Sindaci, Assessori e Consiglieri dei Comuni di tutta la Valle dell'Aniene, quanto richiesto in oggetto con sottostante spiegazione, è uno stralcio della lettera aperta ai Sindaci Assessori e consiglieri, che nel mese di luglio vi è stata inviata dalla Associazione Tutele della Salute e Diritti del Malato Antonio Lollobrigida di Subiaco. Come
organizzazione politica territoriale, sentiamo il DOVERE di RILANCIARE la proposta dell'Associazione, essendo l'Ospedale di Subiaco, un problema tutt'altro che superato rispetto alla sua ridefinizione che è insufficiente per il territorio e le sue peculiarità fatto di paesi sparsi con viabilità
tipicamente di zona montana e distanze eccessive dallo stesso Ospedale di Subiaco e dal DEA di 1° livello di Tivoli. L'inefficienza e insufficienza dell'offerta sanitaria è ormai evidente a tutti, così come è evidente il trattamento discriminatorio riservato al nostro territorio dalla Regione
Lazio allorquando attraverso il decreto 368/2014 ha deciso che l'Ospedale Angelucci fosse di fatto dimezzato, declassato diventando di fatto ( oggi presidio in zona altamente disagiata), il fanalino di coda del riordino previsto dalla Regione per il piano di rientro. Piano di rientro che non può avere in Subiaco il suo tallone d'achille quanto piuttosto i sempre più indebitati ospedali romani.
Deliberare in favore di una pari dignità tra i nosocomi di Subiaco e Bracciano, sarebbe un segnale importante di fronte ad una situazione che vede aggravarsi sempre più l'efficenza dell'Ospedale di Subiaco. La mancanza di personale, le falsità e le contraddizioni sulla REMS ( doppio modulo da venti), la mancata applicazione di quanto la stessa regione prevedeva nel
decreto ( ad esempio, elisuperfice prevista per il 31 dicembre 2015 ), e da ultimo quello che è stato definito un "refuso", ossia i 2 posti di terapia intensiva prevista in tre decreti, ne stanno decretando la morte.
Tale deliberazione diventa ancor più importante se si pensa che è l'intera zona est di Roma, dal Policinico Umerto I° a Frosinone, per ammissione della Regione Lazio la più in difficoltà dell'intera regione per quasi tutti i parametri dell'offerta sanitaria ivi compreso il numero di posti letto per acuti, e posti di terapia intensiva. Un inversione di tendenza rispetto all'Angelucci di Subiaco sarebbe a beneficio anche dell'Ospedale di Tivoli
quale ospedale più importante della zona pressochè vicino al collasso.
Nel Decreto (n. U00222), pubblicato sul Bur del 29/06/2017, la Regione ha scritto che è "da intendersi che nel PO di Subiaco si ha il "mantenimento delle funzioni di Pronto Soccorso" rilevandosi una errata corrige nel riportare la presenza di letti di terapia intensiva che, ai sensi del DM 70/2015 e del DCA U00412 del 26/11/2014 non sono previsti per il Presidio di
Subiaco in quanto Presidio di zona particolarmente disagiata".
Ecco proprio quest'ultima, " i letti di terapia intensiva non sono previsti proprio perchè trattasi di presidio in zona particolarmente disagiata," , ci fa accapponare la pelle. E' una contraddizione in termini, oltre che incostituzionale a nostro avviso.
Di fatto la richiesta del polo unico Subiaco-Tivoli, così come fatto per Bracciano- Civitavecchia, ridarebbe un po' di dignità a cittadini nei fatti visti come dei cittadini di serie B anche dalle Leggi Nazionali.
Non vogliamo dilungarci, crediamo che tutti voi conosciate le vicende sanitarie di questa Regione e delle nostre zone che ci ha visti prima affrontare l'indecente Decreto 80 della Polverini, sconfitto dalla mobilitazione popolare, e poi il Decreto Zingaretti che ha Dimezzato L'ospedale di Subiaco.
Per quanto descritto rispetto all'intera zona ad est di Roma, l'invito a deliberare in favore dell'Ospedale di Subiaco, è allargato anche ai Comuni non appartenenti al Distretto G4
P.S. Per vostra informazione vi citiamo due eventi recenti che
attestano la precarietà del Presidio Ospedaliero in oggetto.
1. dal 3 Agosto scorso non è funzionante l'apparecchiatura della
radiologia per la quale il paziente viene destinato a Tivoli.
2. la chiusura della Sala Operatoria nel mese di Agosto, divenuta ormai prassi come fosse una fabbrica che ad Agosto chiude i battenti e manda tutti in ferie.
Facciamoci sentire con atti concreti".