SUBIACO - Bocciata la proposta pro Ospedale, SBC: penalizzata tutta la Valdaniene per convenienze politiche


 "Nel consiglio comunale di ieri 30 ottobre, richiesto da tutta la minoranza per discutere la proposta di deliberazione che chiedeva di poter restituire dignità e servizi al nosocomio sublacense equiparandolo a quello di Bracciano, la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Pelliccia, sceglie la solita strada della bocciatura presentando una proposta di delibera alternativa che punta al ribasso e che si limita ad elencare una serie di punti, peraltro già previsti e ampiamente disattesi dalla Regione Lazio". Ad affermarlo è il gruppo consiliare di opposizione Subiaco Bene Comune, che prosegue:
"Sinceramente, su un tema cruciale come la salute dei cittadini, ci aspettavamo, un sussulto di orgoglio da parte della maggioranza o quantomeno l’ apertura di una discussione e di un dialogo costruttivo che avesse le premesse per trovare una convergenza su un testo condiviso.
Nulla di tutto questo è accaduto, è emersa invece, come oramai siamo abituati da anni, la solita tracotanza del primo cittadino che bolla la proposta come “irricevibile” e in maniera improvvida ed offensiva, qualifica come “chiacchiere da Bar” le legittime argomentazioni dei consiglieri di minoranza che rappresentano le istanze di migliaia di cittadini.
Scandalosa la presa di posizione del vice sindaco, De Smaele, che arriva addirittura a delegittimare sindaci e consigli comunali di quei comuni che hanno deliberato all’unanimità la proposta, bollandoli come “incompetenti”.
A questa scelta politica, dannosa, poco lungimirante e totalmente appiattita sulle posizioni regionali, si aggiunge la mancata attivazione della consulta popolare per la sanità, richiesta a più riprese da SBC (e promessa per iscritto dal Sindaco), facendo emergere la precisa volontà, di questa amministrazione, di blindare e presidiare il comparto sanitario sublacense, con l’intento di sterilizzare ogni possibile iniziativa e dibattito sul tema.
La mancata approvazione della delibera non penalizza i consiglieri della minoranza ma l’intera popolazione di Subiaco e della Valle dell’ Aniene, i cui interessi legittimi vengono nuovamente disattesi e sacrificati sull’ altare delle convenienze politiche".

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