SUBIACO - Tagli centri Anffas, Laboratorio Politico incontra i responsabili Distretto RM5.4


 
Il Laboratorio Politico per la Sinistra di Subiaco ha incontrato ieri i responsabili del Distretto RM5.4 per avere chiarimenti in merito alla vicenda dei tagli ai servizi sociali che causerebbero la chiusura dei centri diurni di Anffas di Subiaco ed Olevano Romano:
"Dopo aver letto il comunicato dei dirigenti Anffas, abbiamo ritenuto inderogabile un incontro con i responsabili del Distretto RM5.4. Oggi siamo stati ricevuti dal Sindaco di Olevano Romano Dott. Umberto Quaresima e dalla Referente tecnica, Dott.ssa Maria Colazingari, che ci hanno esposto le numerose difficoltà nella gestione del Distretto.
La prima cosa da chiarire per i "non addetti ai lavori" è che il Distretto finanzia le proprie iniziative con fondi regionali che vengono ripartiti in "misure" che hanno destinazioni specifiche e che non possono in alcun modo essere destinate ad altro.
Le misure che finanziano il Centro Diurno a gestione Anffas, oltre all' Assistenza Domiciliare, Servizio Sociale e segretariato sociale, sono 2: MIS.1 e MIS.2 per un totale di 945.484,59€.
Il costo del servizio Centri Diurni Occupazionali ricade per €157.319,97 sulla MIS.2 e per € 36.000,00, sulla retta utenti prevista da regolamento distrettuale.
"Per l'anno in corso l'importo stanziato per i Centri Diurni è di €260.000,00. Una parte di questo importo è stato impegnato per la proroga di servizio anno 2016 sempre all'Associazione Anffas (gennaio-Marzo 2017), ed il restante 178.138,38(più iva), messo a gara per i restanti nove mesi del corrente anno è aggiudicato a d Anffas." Ci dice il Sindaco Quaresima.
Ciò che manca ancora da incassare è la MIS.3 fondo Non Autosufficienza, che sarà comunque impegnata per sostenere l'attività anche dei Centri Diurni, ci rassicura la Dott.ssa Colazingari. Pertanto i Centri Diurni non sono a rischio chiusura.
Ci raccontano però un quadro di continui tagli che hanno impoverito il nostro distretto in 10 anni di ben 800.000,00€, tagli che producono di conseguenza anche il ridimensionamento dei servizi.
Non ci dimentichiamo che con gli stessi fondi con cui si finanziano i Centri Diurni, si finanziano anche l'assistenza domiciliare ad anziani e minori, che ha una lista di attesa in continua crescita ( ad oggi 23 persone) e una diminuzione continua di ore di assistenza ad utente. Nella assistenza domiciliare rientra anche quella educativa tanto necessaria per poter dare ai bambini e ragazzi la possibilità di riscatto da talune situazioni, eppure neanche questa, con i fondi attuali si riesce a garantire.
Alla luce di quanto raccolto non solo dal Sindaco e dal Referente tecnico, ma anche da utenti e gestori di altri servizi, possiamo dire che il problema non risiede nella volontà di chi progetta gli interventi sui territori, perché abbiamo potuto riscontrare che le risorse sono ripartite equamente anche considerando il numero di utenti da soddisfare, e che i tagli hanno riguardato tutti i servizi. Non ci sembra ci sia stata la volontà di penalizzarne uno in particolare.
Ci sembra del tutto inadeguato che ad oggi la progettazione dei distretti debba essere annuale, precarizzando sempre più i servizi e i lavoratori, cosa che invece prima era triennale e consentiva una certa stabilità e meno interruzioni e disservizi. Altrettanto grave ci sembrano i tagli apportati ai finanziamenti dei Distretti socio sanitari, di fatto non resi efficaci a causa delle risorse troppo esigue.
Richiamiamo dunque, tutti, ad una lotta unitaria che abbia al centro il ripristino di risorse sufficienti e pianificazioni più a lungo termine che diano al nostro territorio la possibilità di prendersi realmente cura "degli ultimi".
Non consentiamo alla "mal politica" di mettere gli ultimi contro i penultimi!"

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